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Quanto costa aderire a Rygenera?

  • Il costo complesivo del servizio, per la durata di 25 anni, è pari a 2.180 euro, nel caso di conservazione per 25 anni sia del sangue cordonale sia del tessuto cordonale, il costo complessivo è pari ad euro 2.680.

Come posso fare per pagare i servizi offerti da Rygenera?

  • Pagare è facile e sicuro, basta inviare un bonifico bancario a Rygenera Research Ltd presso:

Metro Bank Plc

Conto Corrente

in Euro numero 31476941


IBAN: GB15 MYMB 2305 8031 4769 41

Swift: MYMBGB2L

Quali sono i termini e le modalità di pagamento del servizio di crioconservazione?

  • I genitori non devono corrispondere alcun pagamento anticipato a Rygenera. L'invio del kit viene effettuato senza alcun esborso anticipato da parte dei genitori.
  • La somma di 2.180 euro nel caso di conservazione del sangue cordonale (cellule staminali emopoietiche) per 25 anni e di 2.680 euro nel caso di conservazione sia del sangue cordonale sia del tessuto cordonale (cellule staminali mesenchimali), dovrà essere corrisposta entro 30 giorni dal ricevimento dell'attestato di buon esito della raccolta delle cellule staminali del neonato.
  • Particolari piani di rateizzazione personalizzata del pagamento possono essere richiesti al consulente Rygenera.

Una volta aderito a Rygenera, cosa accade?

  • Entro poche ore, tramite un consulente legale viene fornita tutta l’assistenza necessaria ad ottenenere l'autorizzazione del Ministero della Salute ai fini dell’esportazione all’estero del sangue prelevato dal cordone ombelicale al momento della nascita del bambino;
  • Entro tre giorni lavorativi dalla firma del contratto viene inviato il kit presso il luogo indicato dal genitore;
  • Entro poche ore dal parto, Rygenera provvede al ritiro del kit contenente il sangue cordonale;
  • Entro 48 ore dal parto viene effettuata la consegna del kit presso i laboratori Rygenera;
  • Nei laboratori viene subito effettuata la procedura di selezione delle cellule staminali e l’analisi HIV, CMV, Sifilide, Epatite B ed Epatite C presso i laboratori Rygenera;
  • In caso di esito positivo, viene inviato ai genitori un certificato attestante il buon esito della raccolta e le cellule staminali, vengono conservate per 25 anni presso i laboratori Rygenera.

Avrò un parto gemellare, cosa posso fare?

  • Nel caso di parto gemellare, Rygenera riconosce ai genitori uno sconto del 50% sui costi di trattamento e crioconservazione, per ogni gemello nato successivamente al primo. In tale caso, il genitore deve tempestivamente richiedere a Rygenera, l'invio di ulteriori kit per la conservazione del sangue cordonale di ogni gemello.

Quanto costa prolungare il servizo di conservazione delle cellule staminali per un periodo superiore a 30 anni?

  • I costi per prolungare la durata della conservazione per più di 25 anni saranno stabiliti al momento della richiesta. Oggi fornire un prezzo esatto per la prosecuzione della conservazione oltre i 25 anni non è possibile in quanto quest’ultimo potrebbe essere condizionato da svariati fattori quali, per citarne alcuni, nuove tecniche di conservazione, leggi, costi dei materiali, del personale, delle strutture e delle apparecchiature necessarie, che tra alcuni anni saranno certamente inferiori i costi attuali. Sarebbe pertanto poco serio da parte di Rygenera, fare preventivi o richiedere somme per un servizio di conservazione superiore ad un periodo di 25 anni.

Perchè non vengono sempre conservate le cellule staminali del neonato?

  • Può accadere che la quantità di sangue prelevata dopo il parto non sia sufficiente, oppure che il sangue sia stato contaminato a causa di non corrette condizioni di sterilità durante il parto. Nonostante questo, si riesce a conservare con successo l’85% dei campioni di sangue raccolti.


Il prelievo del sangue cordonale può in qualche modo essere rischioso o doloroso?

  • Assolutamente no, la procedura non comporta alcun rischio o fastidio per la partoriente e per il neonato. Il cordone viene normalmente reciso, ciò che cambia è che il sangue in esso contenuto viene raccolto ed utilizzato per l’isolamento delle cellule staminali anziché essere gettato.


E’ sempre possibile effettuare il prelievo del sangue cordonale?

  • La positività ai test da effettuare prima del parto (HIV, CMV…) non consente di procedere al prelievo. E’ inoltre compromessa la procedura nel caso in cui insorgessero seri problemi per la madre o per il bambino durante il parto.


Esiste una correlazione tra la quantità di sangue prelevato ed il numero di cellule staminali?

  • Generalmente si, vi è una proporzionalità diretta tra la quantità di sangue prelevato ed il numero di cellule in esso contente. Esistono tuttavia delle eccezioni.


Di cosa si occupa la “Medicina Rigenerativa”?

  • E’ la branca della medicina che si occupa di favorire i meccanismi che normalmente il nostro organismo mette in atto per guarire se stesso. Anche l’impiego delle cellule staminali fa parte di questi meccanismi, ricordiamo infatti che nel nostro organismo esistono anche cellule staminali adulte presenti comunque in numero non molto elevato. La medicina rigenerativa in questo caso incrementa e favorisce il processo di guarigione mettendo a disposizione dell’organismo, tra le altre cose, un numero maggiore di cellule.


Esiste la possibilità di un rigetto nel caso di un successivo utilizzo delle cellule staminali prelevate dal cordone?

  • Nel caso in cui le cellule vengano utilizzate per un trapianto autologo questa possibilità non esiste. Se le cellule venissero invece utilizzate per un familiare bisognerà valutare la compatibilità tra donatore e ricevente per poter escludere la possibilità di un rigetto.


Le terapie con cellule staminali possono comportare dei rischi?

  • Normalmente non vi sono effetti collaterali all’impiego delle cellule staminali. Tuttavia essendo utilizzate in casi di gravi patologie è bene discutere con lo specialista che si occuperà del trapianto per valutare i benefici ed i possibili effetti dell’utilizzo delle cellule staminali.


E’ vero che le cellule staminali possono, in alcuni casi, generare dei tumori?

  • Le cellule staminali adulte non generano normalmente tumori. Questa possibilità è al vaglio nel caso di utilizzo delle cellule staminali embrionali. La possibilità della velocizzazione di un processo tumorale è invece da valutare nei pazienti oncologici.


E’ eticamente consentito l’utilizzo delle cellule staminali cordonali?

  • Si e anche la Chiesa approva l’utilizzo di queste cellule diversamente dall’utilizzo delle cellule staminali embrionali poiché per ottenerle è necessaria la distruzione di un embrione.


Sono necessarie autorizzazioni particolari per poter procedere alla raccolta ed all’esportazione del sangue cordonale?

  • Si, per poter procedere all’esportazione del campione biologico è necessario che siano certificate la negatività ai test per l’epatite B e C e per l’HIV che devono essere effettuati durante l’ultimo mese di gestazione. Deve inoltre essere presente una certificazione attestante la conformità al confezionamento secondo i requisiti per la spedizione ed il trasposto di materiale biologico. Deve infine essere presente un modulo informativo sulla raccolta autologa firmata dai genitori.


Qualora si renda necessario, è possibile utilizzare le cellule staminali prelevate per un membro della famiglia?

  • Si, è possibile utilizzare queste cellule per un parente. E’ comunque necessaria l’autorizzazione dei proprietari legali delle cellule.


Perché la conservazione è prevista per massimo 25 anni? Cosa accade in seguito?

  • Perché vi sono abbastanza prove della bontà di queste cellule anche dopo 25 anni di congelamento. E’ stato visto che anche dopo un tempo maggiore il recupero di queste cellule è altrettanto soddisfacente, tuttavia non vi sono sufficienti dati per averne la certezza scientifica. Ad ogni modo è possibile proseguire la conservazione. Una decisione in merito sarà presa dal bambino poichè avrà raggiunto la maggiore età e sarà diventato proprietario legale delle cellule.


Che differenza c’è tra la donazione del cordone che viene effettuata in Italia e quella che è possibile all’estero?

  • In Italia le cellule che vengono donate non sono di proprietà del donatore, ma vengono conservate in una banca pubblica e messe a disposizione di chi ne avesse bisogno. E’ possibile richiederle immediatamente solo se un parente prossimo le necessitasse . La conservazione all’estero consente invece di mantenere la proprietà delle cellule conservate.


Come si procede nel caso in cui si rendano necessarie le cellule prelevate?

  • La banca in cui le cellule sono conservate provvederà alla spedizione delle stesse presso la struttura in cui il paziente verrà trattato.


Possono esserci delle difficoltà nel trasporto se il parto si verificasse durante un giorno festivo?

  • Assolutamente no, in ogni caso è previsto il trasporto del sangue nel rispetto dei tempi richiesti.

 

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